Ardar

La curatoria di Ardar

La chiesa di Santa Maria del Regno

Nella parte nord-occidentale della Sardegna e precisamente all’ingresso del centro abitato di Ardara, appare come una macchia scura sul verde di un monte la cattedrale di Santa Maria del Regno. Fu cappella palatina della curatorìa di Àrdar, capitale del Giudicato turritano. Il palazzo fu trasformato in castello dai Doria negli anni ’70 del XIII secolo: sopravvivono il rudere (alto quasi 12 metri) di una torre in laterizio in opera bicroma ed altre varie porzioni di paramentato litico.

La chiesa è tra i più rilevanti esempi di architettura romanica in Sardegna, contraddistinto da sobrietà e grandiosità. Sorprende per il contrasto tra il nero della pietra basaltica e il dorato della pala cinquecentesca posta sull’altare: questa è l’imponente Retablo Maggiore, realizzato da Martin Torner e dal pittore Giovanni Muru appartenente alla scuola del Maestro di Castelsardo. Gli autori insieme alla data di realizzazione (1515) sono riportati nella predella dell’opera, dove viene raffigurata la storia della Salvezza, raccontata da immagini di profeti, patriarchi, santi e beata Vergine. All’interno dell’edificio si ammirano anche un ciclo di affreschi seicenteschi, raffiguranti i dodici apostoli e i quattro padri della Chiesa, oltre al Retablo Minore, pulpito in legno che narra la Passione di Cristo.

Hai bisogno di informazioni?

Vuoi saperne di più sul progetto o fare qualche domanda? Contattaci e il nostro team sarà felice di darti tutte le risposte di cui hai bisogno.

Copyright 2025 – Il Giudicato di Torres