A 14 km dalla cittadina di Alghero nel nord-ovest della Sardegna si trova il suggestivo centro abitato di Olmedo, in quel territorio che in periodo medievale apparteneva alla curatorìa di Ulumetu.
Nel condaghe di San Pietro di Silki, un registro nel quale vengono annotate le attività economiche, ma non solo, di un’abbazia di monache benedettine compilato in un periodo compreso tra l’XI ed il XIII secolo, sono ben nove le schede che trattano le vicende di questa curatorìa.
L’intitolazione a Nostra Signora di Tàlia deriverebbe dal simulacro della «Madonna d’Italia». La prima testimonianza della intitolazione è del 1553, in occasione di una visita pastorale.
La chiesa si trova nel centro dell’attuale paese di Olmedo: con i tipici elementi romanici, è un edificio creato da maestranze tosco-lombarde nel corso del XII secolo, sovvenzionate da Gonnario, il giudice di Torres più vicino agli scambi culturali e artistici con Pisa. I materiali usati sono calcare, tufo rossastro e trachite basaltica, che conferiscono all’edificio un aspetto arcaico e austero.
Tutti gli anni, nel corso del periodo natalizio, la chiesa si riempie di fedeli e visitatori, grazie allo spettacolare presepe che ospita al suo interno: allestito nel mezzo della navata, è fabbricato totalmente di pane, dai personaggi alle case fino a Gesù bambino.
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