A pochi km dalla suggestiva e conosciuta cittadina di Bosa, nel cuore del distretto di Frussìa, sorge la chiesa di stile romanico più antica della Sardegna: San Pietro extra muros, proprio perché si trova al di fuori delle mura urbane del borgo medievale, lungo il fiume Temo.
L’intera curatorìa di Frussìa fu interessata fin dal XII secolo dall’insediamento monastico promosso dai giudici e dall’aristocrazia locale (de Lacon, de Thori, de Serra) che dotarono di ampi patrimoni camaldolesi, cistercensi e benedettini. Il capoluogo della curatorìa probabilmente era il villaggio omonimo, oggi Flussio piccolo centro dell’attuale Planargia.
La chiesa di San Pietro è sede di diocesi dal 1073, quando è attestato il vescovo Costantino de Castra.
Il sito, frequentato in epoca fenicio-punica, corrisponde all’antica città romana: nella pavimentazione dell’edificio erano inserite molte lapidi con iscrizioni.
Il lungo processo di costruzione dell’edificio ebbe inizio nella metà dell’XI secolo e terminò nel secolo seguente, per quanto le continue esondazioni del fiume Temo costrinsero a numerose ricostruzioni e ristrutturazioni.
La facciata è decorata da ampie arcate e archetti intrecciati. In cima è presente un’edicola sorretta da colonnine, avvolte da un serpente intrecciato. La torre campanaria è alta ben 24 metri.
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